Cosa succede se non posso permettermi un funerale? La risposta a questa domanda, per chi non ha parenti in vita, non si pone; del resto non è certo un suo problema. Tuttavia lo è per la comunità! In questi casi subentra la collettività nella figura istituzionale del Comune dove è avvenuto il decesso! Chi paga il funerale di un nullatenente? Ecco la risposta!
In Italia non esistono leggi che stabiliscono un pagamento per la morte, in passato se ne era discusso ma di fatto non si è approdato a nulla. Tuttavia esistono delle imposte di successione dovute ai comuni. Tale imposta viene liquidata al netto delle passività sul patrimonio ereditario. Supponiamo che un parente morendo lasci: 30 mila euro sul conto corrente, una casa di 170.000 euro di valore e un debito con il fisco di 25 mila euro. Il netto a dell’imposta si ricava sommando 170+30-25=175 su questa cifra i parenti (moglie, figli, nonni e nipoti), dovrebbero pagare il 4%. In realtà in Italia esiste una franchigia fino a 1 milione di euro che prevede che non debba essere pagato nulla dai parenti fintanto che questa cifra non venga superata.
Le spese funebri del defunto devono essere prese in carico dai parenti che se ne assumono l’onere concorrendo a costituire il passivo ereditario. Se vi siete impegnati con i servizi di un’impresa di pompe funebri e avete stipulato un contratto con loro, siete legalmente responsabili del pagamento della parcella e delle tasse. L’esecutore testamentario (se c’è un testamento) o la famiglia (se non c’è stato un testamento) di solito si assume la responsabilità di organizzare il funerale.
Se i parenti stretti non hanno la possibilità economica o non sono presenti in vita per pagare le spese del funerale, le autorità locali interverranno per organizzare i cosiddetti funerali di povertà o gratuiti. Ogni anno, migliaia di persone in Italia muoiono senza parenti prossimi disponibili per organizzare il funerale, o solo parenti lontani che non possono o non vogliono pagare le spese funebri. Se non ci sono famigliari o amici che paghino per il funerale, e non ci sono patrimoni, l’autorità locale organizzerà il funerale. Un funerale gratuito è un funerale di base (spesso una semplice cremazione) che non include visite, omaggi floreali o trasporto per i membri della famiglia.
La legge prevede che il comune si faccia carico delle spese funebri quando si è in presenza di cittadini indigenti o appartenenti a famiglie bisognose, oppure quando vi sia disinteresse da parte dei famigliari. Ogni Comune può determinare le condizioni che ritiene necessarie per l’accesso alle esequie gratuite. I comuni possono anche venire incontro alle famiglie con un funerale sociale, nel quale i prezzi sono ridotti della metà, sconto del 50%. Questo aiuta le famiglie in particolare difficoltà, calmierando i prezzi e facendo pagare la restante somma dai parenti del defunto, sempre se sono in grado di farlo, altrimenti verrà pagato interamente dal comune.
Se la famiglia non ha i fondi o il defunto non ha parenti e nemmeno le risorse per pagare le spese del funerale, sono predisposti degli interventi da parte dell’autorità comunale. Se non ci sono le possibilità economiche da parte dei parenti o non sono presenti in vita per pagare le spese del funerale, le autorità locali possono intervenire con delle risorse che vengono previste ogni anno nel bilancio. Il Comune prevede due tipologie di aiuti: i funerali di povertà o sociali gratuiti. In Italia, anno dopo anno, il numero degli indigenti aumenta, questo numero si somma ad altre casistiche per le quali non sono presenti parenti in vita, anche lontani, né disponibilità economica per far fronte alle spese.
Così sono chiamati i funerali di quelle persone che non possono far fronte in alcun modo alle spese. Tale condizione viene indagata dal Comune stesso, mediante un’accurata verifica con un accertamento dello stato patrimoniale. Qualora risultasse impossibile reperire liquidità dal defunto o dai parenti fino al 6° grado, il Comune si accolla le spese per la sepoltura o per la cremazione. Un funerale gratuito è un funerale di base (spesso una semplice cremazione) che non include visite, omaggi floreali o trasporto per i membri della famiglia.
La differenza dei funerali sociali rispetto a quelli gratuiti o di povertà, consiste nella presenza di familiari che possono pagare le spese funebri ma anch’essi versano in condizioni di accertata indigenza o rientrano nei casi di famiglie o di individui, seguiti da un piano di assistenza sociale. In questi casi il Comune interviene versando un contributo del 50%, la restante somma viene comunque richiesta ai parenti del defunto. Ovviamente se questo non fosse possibile il funerale diventa gratuito.
Simonetta Marmi S.r.l. è in grado di operare con professionalità e discrezione, fornendo un servizio sempre rispettoso del defunto. Qualora fosse necessario infatti, lavoriamo in stretta collaborazione con il comune di Milano e di quelli dell’hinterland, per fornire un servizio dignitoso per tutti. Svolgiamo i servizi di disbrigo pratiche presso il Comune, ASL, Prefettura, Procura, Aeroporti (spedizioni e sdoganamento salme), presso ospedali e abitazioni con personale necroforo qualificato per funerali e partenze da Milano verso fuori città.
Ciao, se hai domande, sono qui per aiutarti.🙂
Siamo felici di riaverti, scrivici🙂👍
1