Quali sono le procedure che deve rispettare il servizio: trasporto salma dall’estero in Italia? Simonetta Marmi S.r.l. spiega quali sono le documentazioni necessarie e le procedure per il trasporto in questo articolo!
L’Impresa Simonetta Marmi S.r.l. è un’azienda funebre che nasce nel lontano 1946 a Milano. Forti di un’esperienza di oltre 70 anni possiamo contare su una tradizione familiare che si tramanda da generazioni, fornendo ai compianti un servizio unico e adeguato alle richieste della famiglia. Il nostro lavoro si basa su tre punti cardine:
Da molti anni siamo conosciuti nell’ambito cimiteriale sia urbano che extraurbano, dove operiamo con i nostri dipendenti fornendo tutti i servizi necessari. Effettuiamo il trasporto funebre verso la camera ardente sia dalle abitazioni che da strutture private o pubbliche. Siamo abilitati a trasportare le salme che per differenti ragioni incontrano la morte in altri paesi rispetto all’Italia. Con discrezione e in tempi molto rapidi ci occupiamo di tutte le pratiche burocratiche relative, compresa l’autorizzazione necessaria per il trasporto della salma dal luogo del decesso alla destinazione finale. Il nostro personale necroforo ha la competenza per seguire qualsiasi procedura di rientro, da tutto il mondo!
Movimentare una salma, facendola viaggiare in aereo, via treno, via nave comporta il rispetto di alcune pratiche sia burocratiche che igieniche. Il rimpatrio delle salme dall’estero è regolamentato dalla convenzione internazionale di Berlino del 10 febbraio 1937. Come impresa di pompe funebri Simonetta è abilitata al trasporto delle salme da paesi stranieri verso l’Italia. Siamo in grado di seguire tutte le pratiche e di richiedere tutti i permessi e le autorizzazioni necessarie, in modo da svolgere il servizio con competenza e serietà!
La convenzione di Berlino, stabilisce una serie di regole, volte a evitare inevitabili inconvenienti, dovuti al trasporto di salme da un paese all’altro. Questo perché a seconda del paese possono cambiare le procedure destinate ai morti ma con questo regolamento si facilitano i rimpatri nei paesi che vi aderiscono. I paesi firmatari così facendo si impegnano a concedere l’entrata o il passaggio di transito, sui loro rispettivi territori, dei cadaveri di persone morte sul territorio di uno degli altri paesi.
A livello internazionale il rimpatrio di cittadini defunti dei sottoscritti paesi:
Questi Paesi sono regolamentati dalla Convenzione di Berlino del 1937!
Prevede che, per il trasporto dei cadaveri attraverso questi stati i defunti debbano essere in possesso di una carta di passo speciale, più conosciuta come passaporto mortuario. Il passaporto contiene informazioni come le generalità della persona, data, luogo e cause del decesso. In Italia l’ente deputato a rilasciare il passaporto mortuario è la Prefettura. Oltre a questo la convenzione fissa delle regole generali per il rispetto dell’igiene durante il trasporto.
Ad esempio: l’obbligo di trasportare il cadavere in una cassa metallica chiusa ermeticamente, con alcune caratteristiche tecniche da rispettare quali i centimetri di spessore, la presenza di un feretro di legno e, se la morte avviene in seguito a una malattia contagiosa, il cadavere dovrà essere avvolto in un lenzuolo imbevuto di una soluzione antisettica. In caso di decesso in seguito a: peste, vaiolo, colera, tifo, il trasporto non può avvenire prima che sia trascorso un anno. Oltre a questo, la Convenzione regola anche le modalità di trasporto via mare, gomma, aerea.
Ovviamente è possibile anche gestire i rientri in patria da quei paesi che non hanno sottoscritto la convenzione di Berlino. In questi casi è necessario rivolgersi al consolato del paese in cui è avvenuto il decesso o l’ambasciata Italiana per ottenere la traslazione della salma o delle sue ceneri in Italia. È quindi necessario il passaporto mortuario rilasciato dall’Autorità consolare dietro la presentazione di una serie di documenti:
Per quanto riguarda, invece, l’estradizione, quindi il trasporto dall’Italia verso l’estero in paesi non aderenti, la Prefettura seguirà la pratica indicando le varie fasi e i documenti da produrre.
La gestione della documentazione non è semplice ed è bene affidarsi a esperti nel settore di servizi funebri. Questo è un ottimo consiglio perché in pochi sanno che un errore nelle pratiche è considerato reato penale. Se si commettono errori, oltre a dover subire una causa penali internazionali (molto costose) si ritirerebbero i tempi del rimpatrio della salma. I documenti necessari sono il nulla osta del consolato o dell’ambasciata, il permesso di trasporto dello stato in cui è avvenuto il decesso e ancora documenti tradotti in inglese o nella lingua richiesta. Oltre a questi dovrà essere presente una documentazione sanitaria che certifichi il rispetto delle norme prestabilite per il trasporto salma all’estero.
Il rimpatrio può essere realizzato tramite: trasporto aereo, nave oppure con un mezzo funebre, se le distanze sono accettabili. A seconda del tipo di trasporto possono variare i tempi di rientro. Premesso che i tempi possono variare a seconda del paese e della causa del decesso, in generale i tempi di rimpatrio si stimano in circa 5 -9 giorni lavorativi. Simonetta Marmi ha le competenze e le conoscenze necessarie per prendere in carico tutti i passaggi previsti dai regolamenti internazionali e nazionali, che comprendono:
Simonetta Marmi S.r.l. è in grado di operare con professionalità e discrezione, fornendo un servizio di trasporto salme, dall’estero all’Italia. Lavoriamo in stretta collaborazione con tutti i consolati presenti a Milano e possiamo gestire le pratiche a livello amministrativo con una certa celerità. Svolgiamo i servizi di disbrigo pratiche presso il Comune, ASL, Prefettura, Procura, Aeroporti (spedizioni e sdoganamento salme), presso ospedali e abitazioni con personale necroforo qualificato per funerali e partenze da Milano verso fuori città. Speriamo di essere stati chiari e semplici nella spiegazione del servizio di trasporto salma dall’estero in Italia. Per ulteriori informazioni potete contattarci 24 ore su 24.
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