In un momento di dolore, l’assenza di una rete familiare di riferimento può rendere l’organizzazione delle esequie un percorso difficile da affrontare. Onoranze Funebri Simonetta è al fianco di chi si trova a gestire queste situazioni, offrendo un supporto concreto e rispettoso per garantire a ogni persona un degno commiato, anche quando non vi sono congiunti diretti a occuparsene. Comprendere perché così tante persone cerchino informazioni su un “funerale senza parenti” ci aiuta a inquadrare il problema.
Non si tratta solo dell’assenza fisica di familiari, ma anche di scenari in cui i parenti sono irreperibili, in conflitto, o non hanno le risorse economiche per farsi carico delle spese. Il nostro ruolo è intervenire con professionalità, gestendo ogni aspetto pratico, dal disbrigo delle pratiche burocratiche al coordinamento con le autorità competenti, assicurando sempre il massimo rispetto per la dignità del defunto.
Affrontare questa specifica situazione, significa navigare in una serie di scenari possibili, ognuno con le sue specificità. Le situazioni più comuni includono:
È fondamentale distinguere tra la totale assenza di parenti e la situazione in cui i familiari esistono ma non possono o non vogliono pagare. La legge e le procedure comunali intervengono in modi diversi a seconda del caso, attivando percorsi di tutela per garantire la sepoltura.
Quando una persona trapassa in totale solitudine e senza parenti noti, la responsabilità della gestione delle esequie ricade, in ultima istanza, sul Comune di residenza o di decesso. Questo avviene principalmente in due circostanze:
Se la persona defunta era seguita dai Servizi Sociali e riconosciuta in stato di bisogno economico.
Se i parenti, pur esistendo, si rifiutano di provvedere.
Il processo si attiva solitamente tramite una segnalazione (da parte di vicini, forze dell’ordine o strutture sanitarie) agli uffici competenti, come la Polizia Mortuaria o i Servizi Sociali. Il Comune avvia un’istruttoria per verificare l’assenza di familiari e di risorse economiche. In caso di esito positivo, autorizza un “funerale di povertà“.
È importante sottolineare che, qualora in un secondo momento dovessero emergere eredi o un patrimonio attivo (conti correnti, proprietà), il Comune ha facoltà di esercitare un’azione di rivalsa per recuperare le spese sostenute.
Se i familiari esistono ma si rifiutano di sostenere i costi, il Comune può comunque intervenire per ragioni di igiene e sanità pubblica. Viene attivata la procedura del cosiddetto funerale di povertà o servizio funebre comunale. Questo servizio garantisce le operazioni minime e indispensabili, ma ha dei limiti. Generalmente copre i costi essenziali: la fornitura di una cassa semplice, il trasporto del feretro dal luogo del decesso al cimitero e le operazioni di inumazione (sepoltura in terra) o cremazione base. Qualsiasi servizio aggiuntivo, come una cerimonia personalizzata, la pubblicazione di necrologi o la scelta di un cofano di maggior pregio, è escluso e deve essere pagato da eventuali terzi interessati (amici, conoscenti) che desiderino offrire un commiato più articolato.
In assenza totale di eredi, o nel caso di eredità giacente (quando non è ancora chiaro chi siano gli eredi o se accetteranno), le spese funebri sono considerate un debito dell’asse ereditario. Se esiste un patrimonio, sarà un curatore nominato dal tribunale a gestire i beni e a saldare, tra le altre passività, anche i costi del funerale.
Se, invece, non esistono né eredi né un patrimonio da cui attingere, la spesa ricade sull’ente pubblico, secondo le modalità descritte per il funerale di povertà. Le prassi possono variare significativamente da un Comune all’altro, per cui è sempre consigliabile verificare le normative locali presso gli uffici competenti.
Il funerale di povertà è una soluzione dignitosa garantita dallo Stato per chi non può permettersi le esequie. Ecco come funziona in linea generale.
I criteri sono stabiliti dal Comune e valutati dai Servizi Sociali. Solitamente, si basano su indicatori di reddito (es. ISEE), sull’assenza di un patrimonio mobiliare o immobiliare e sulla mancanza di parenti tenuti agli alimenti o sulla loro accertata impossibilità economica.
Il servizio essenziale, come definito dalla normativa, comprende:
Sono generalmente esclusi tutti gli elementi accessori e personalizzati:
I tempi possono essere leggermente più lunghi rispetto a un funerale privato. Gli interlocutori principali sono l’Ufficio di Polizia Mortuaria o i Servizi Cimiteriali del Comune, che si coordinano con l’impresa funebre convenzionata per l’esecuzione del servizio.
Quando amici, vicini o tutori si trovano a dover gestire il decesso di una persona senza parenti, Onoranze Funebri Simonetta può fornire un aiuto cruciale.
Ci occupiamo di tutte le pratiche burocratiche urgenti, come la denuncia di morte all’ufficiale di stato civile, e forniamo assistenza nel coordinamento con le autorità per il recupero degli effetti personali, nel rispetto delle procedure legali.
Anche in assenza di indicazioni dirette, guidiamo nella scelta della sepoltura più appropriata, tenendo conto delle normative comunali e delle opzioni disponibili, sempre garantendo una soluzione dignitosa.
Assicuriamo la corretta custodia della salma e, se richiesto da terzi interessati, possiamo allestire una camera ardente o utilizzare una casa funeraria per consentire un ultimo saluto, nel pieno rispetto dei tempi e delle leggi vigenti.
I costi di un funerale possono variare notevolmente. Un servizio essenziale ha un costo indicativo di partenza, ma questo può aumentare a seconda delle personalizzazioni. Le tariffe per i diritti cimiteriali e di cremazione cambiano da Comune a Comune. Noi di Onoranze Funebri Simonetta garantiamo preventivi chiari e trasparenti, studiando soluzioni sostenibili e offrendo, ove possibile, opzioni di rateizzazione.
N.B. Un cenno va fatto alla detrazione fiscale: le spese funebri sono detraibili dall’IRPEF nella misura del 19% su un importo massimo di 1.550 euro. Per i dettagli e i requisiti, è sempre bene consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate.
Il rispetto della volontà del defunto è un principio fondamentale. Se la persona ha lasciato indicazioni scritte (in un testamento, nelle Disposizioni Anticipate di Trattamento – DAT, o in uno scritto privato), queste devono essere onorate, nei limiti della legge.
La richiesta “non voglio nessuno al mio funerale” va gestita con sensibilità. Sebbene la cerimonia possa essere evitata, le procedure di sepoltura e registrazione del decesso sono obbligatorie per legge. Il nostro compito è trovare un equilibrio tra il desiderio di riserbo e gli adempimenti normativi.
In assenza di patrimonio e di eredi, il costo è a carico del Comune di residenza o decesso, che attiva il “funerale di povertà“.
È un servizio essenziale garantito dal Comune che copre feretro, trasporto e sepoltura base (inumazione o cremazione). I requisiti sono valutati dai Servizi Sociali.
Il Comune interviene per ragioni di sanità pubblica, garantendo le esequie minime e riservandosi il diritto di rivalersi sui parenti tenuti per legge o su un eventuale patrimonio futuro.
Se c’è un patrimonio, le spese vengono saldate dall’attivo ereditario. In assenza di patrimonio, interviene il Comune.
In circostanze così complesse, Onoranze Funebri Simonetta a Milano è un punto di riferimento sicuro e affidabile. Garantiamo reperibilità immediata 24 ore su 24 per una presa in carico completa. Il nostro supporto include:
Un funerale in cui non ci siano parenti, non significa un funerale senza dignità. Le procedure e i sostegni esistono per garantire a tutti il diritto a un ultimo saluto rispettoso. Comprendere chi interviene, quali sono i passaggi da seguire e a chi rivolgersi è il primo passo per affrontare la situazione con serenità. Onoranze Funebri Simonetta offre un orientamento personalizzato e un aiuto immediato per gestire ogni aspetto pratico e burocratico. Per qualsiasi dubbio o necessità, non esitate a contattarci chiamando direttamente il numero 3355856670.
Ciao, se hai domande, sono qui per aiutarti.🙂
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