Esistono diversi motivi e purtroppo non è così raro che il comune debba intervenire per pagare le spese del funerale di una persona abietta. Quando il comune paga il funerale? In questo approfondimento vedremo quali sono i casi specifici grazie all’esperienza di Simonetta Marmi S.r.l.
L’Impresa Simonetta Marmi S.r.l. è un’azienda funebre che nasce nel lontano 1946 a Milano. Forti di un’esperienza di oltre 70 anni possiamo contare su una tradizione familiare che si tramanda da generazioni, fornendo ai compianti un servizio unico e adeguato alle richieste della famiglia. Il nostro lavoro si basa su tre punti cardine:
Da molti anni siamo conosciuti nell’ambito cimiteriale sia urbano che extraurbano, dove operiamo con i nostri dipendenti fornendo tutti i servizi necessari legati a espletare le pratiche funebri. Effettuiamo il trasporto funebre verso la camera ardente sia dalle abitazioni che da strutture private o pubbliche.
Pagare per le proprie esequie è una tradizione che arriva da molto lontano. I romani ponevano una moneta in bocca oppure due a coprire gli occhi del defunto, nella convinzione che servissero a pagare Caronte, per attraversare il fiume Acheronte e arrivare all’Ade. Senza questo obolo i trapassati erano destinati a vagare lungo la riva del fiume, per il resto dei tempi. Per morire si deve pagare da sempre e non solo per superstizioni ma anche per valide ragioni. Tuttavia la parola indigenti ci ricorda che non tutti hanno la possibilità di pagare un servizio funebre o una sepoltura. In estrema analisi c’è chi lo farà per voi ma è bene conoscere le differenti opzioni in termini di diritti e doveri.
In Italia esistono delle imposte di successione dovute ai comuni. Tali imposte vengono liquidate al netto delle passività sul patrimonio ereditario. In linea generale le spese funebri, sono in carico ai parenti, che se ne assumo l’onere concorrendo a costituire il passivo ereditario. La famiglia, incaricando un’impresa di pompe funebri, si assume in ogni caso l’onere del pagamento della parcella e delle tasse. L’esecutore testamentario (se c’è un testamento) o la famiglia (se non c’è stato un testamento) di solito si assume la responsabilità di organizzare il funerale. Va però specificato che l’accettazione delle spese funerarie non sottintendono l’accettazione dell’eredità! Qualora si rendesse necessario è anche utile sapere che le spese del funerale possono essere messe a disposizione dalla banca, nonostante il blocco del conto corrente del defunto. Sebbene ogni banca adotti procedure differenti, una dichiarazione autenticata oi documenti firmati dal Comune mediante un’attestazione, possono bastare per sbloccare la cifra richiesta. Chiunque paghi per un funerale (famiglia, amici o autorità locale) ha il diritto legale di richiedere il rimborso del denaro dal patrimonio della persona deceduta, in un secondo momento dopo la vendita di beni e proprietà.
Se la famiglia non ha i fondi o il defunto non ha parenti e nemmeno le risorse per pagare le spese del funerale, sono predisposti degli interventi da parte dell’autorità comunale. Se i parenti stretti non hanno la possibilità economica o non sono presenti in vita per pagare le spese del funerale, le autorità locali possono intervenire con delle risorse che vengono previste ogni anno nel bilancio. Il Comune prevede due tipologie di aiuti: i funerali di povertà o sociali gratuiti. In Italia, anno dopo anno, il numero degli indigenti aumenta, questo numero si somma ad altre casistiche per le quali non sono presenti parenti in vita, anche lontani, né disponibilità economica per far fronte alle spese.
Così sono chiamati i funerali di quelle persone che non possono far fronte in alcun modo alle spese. Tale condizione viene indagata dal Comune stesso, mediante un’accurata verifica con un accertamento dello stato patrimoniale. Qualora risultasse impossibile reperire liquidità dal defunto o dai parenti fino al 6° grado, il Comune si accolla le spese per la sepoltura o per la cremazione. Un funerale gratuito è un funerale di base (spesso una semplice cremazione) che non include visite, omaggi floreali o trasporto per i membri della famiglia.
La differenza dei funerali sociali rispetto a quelli gratuiti o di povertà, consiste nella presenza di familiari che possono pagare le spese funebri ma anch’essi versano in condizioni di accertata indigenza o rientrano nei casi di famiglie o di individui, seguiti da un piano di assistenza sociale. In questi casi il Comune interviene versando un contributo del 50%, la restante somma viene comunque richiesta ai parenti del defunto. Ovviamente se questo non fosse possibile il funerale diventa gratuito.
Simonetta Marmi S.r.l. è in grado di operare con professionalità e discrezione, fornendo un servizio sempre rispettoso del defunto. Qualora fosse necessario infatti, lavoriamo in stretta collaborazione con il comune di Milano e di quelli dell’hinterland, per fornire un servizio dignitoso per tutti. Svolgiamo i servizi di disbrigo pratiche presso il Comune, ASL, Prefettura, Procura, Aeroporti (spedizioni e sdoganamento salme), presso ospedali e abitazioni con personale necroforo qualificato per funerali e partenze da Milano verso altre città.
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